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Città in cerca di intelligenza, politiche alla rincorsa di soluzioni sostenibili

Le città del futuro: densità crescente, sfide ambientali e disuguaglianze

Nel 1800, meno del 3% della popolazione mondiale viveva in città. Nel 1900, erano 150 milioni. Oggi, oltre il 55% dell’umanità vive in aree urbane, e secondo le Nazioni Unite questa percentuale raggiungerà il 66% entro il 2050. Nello stesso arco di tempo, la popolazione mondiale passerà da 8 a 9,7 miliardi nel 2050, fino a quasi 11 miliardi entro il 2100. Tuttavia, si assisterà a un invecchiamento della popolazione, con il numero degli over 65 che supererà quello dei bambini sotto i cinque anni.

L’aumento urbano sarà concentrato in nove Paesi chiave: India, Nigeria, Pakistan, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Tanzania, Indonesia, Egitto e Stati Uniti. In particolare, l’Africa subsahariana vedrà raddoppiare la propria popolazione, mentre quella europea è destinata a decrescere.

Le città oggi occupano solo il 2% della superficie terrestre, ma utilizzano il 75% delle risorse naturali ed energetiche, producono l’80% delle emissioni di CO₂ e generano quasi un quinto del PIL globale nelle 10 metropoli economicamente più influenti.

La trasformazione delle città: da digital a smart

Negli anni ’90, il concetto di smart city era associato alle digital cities, dove l’accesso alle informazioni e ai servizi digitali rappresentava l’obiettivo primario. Oggi, invece, la smart city è un ecosistema complesso, fatto di innovazione tecnologica, sostenibilità urbana e visione strategica.

Non esistono città intelligenti e città stupide, ma città con politiche pubbliche integrate e città con politiche frammentate e discontinue. La smartness urbana non è solo tecnologia: è visione, pianificazione e coinvolgimento.

Politiche urbane integrate per città sostenibili

I problemi delle città contemporanee – mobilità, sicurezza, servizi, inclusione sociale, gestione ambientale – richiedono interventi strutturali e di lungo termine. Servono politiche urbane nazionali che garantiscano continuità nel tempo, anche oltre i cicli politici, coinvolgimento dei soggetti privati e delle comunità locali, fiducia e stabilità per attrarre investimenti pubblico-privati.

Occorre una governance urbana multilivello, chiara nella distribuzione delle competenze tra enti pubblici, cittadini e attori del territorio. Le politiche metropolitane devono superare i confini amministrativi, per rispondere a esigenze funzionali e urbanistiche sempre più complesse.

Smart City come valore pubblico

La smart city è un modello di città intelligente e reattiva, nella quale la tecnologia rappresenta un mezzo e non un fine: le reti fisiche e digitali (AI, big data, mobilità intelligente, energia) migliorano la qualità della vita, l’approccio è sistemico e partecipato e la sostenibilità ambientale guida la pianificazione urbana.

La vera sfida per le smart city è la cura dei beni comuni come vivibilità urbana, fiducia sociale, inclusione e partecipazione attiva. Amministrazioni, imprese e cittadini devono collaborare per preservare il patrimonio urbano materiale e immateriale, evitando che venga degradato o dimenticato.

Un nuovo ruolo per i cittadini: dalla partecipazione alla co-governance

Nella smart city, i cittadini non sono solo utenti, ma attori del cambiamento. Il governo urbano deve valorizzare le iniziative autonome della società civile, nel campo della cultura, della mobilità, dell’ambiente, dell’educazione e del welfare. Le politiche pubbliche devono essere inclusive, co-progettate e valutate con la comunità, al di là della semplice digitalizzazione.

Non tanto, quindi, singole ed episodiche iniziative, ma l’assunzione di un punto di vista secondo il quale, in tutte le politiche della città intelligente, i cittadini, singoli e associati, non siano più considerati i destinatari di una politica pubblica, ma soggetti attivi nel processo di definizione, attuazione e valutazione. Solo così, le città potranno affrontare le sfide della crescita, del cambiamento climatico e delle disuguaglianze, diventando motori di innovazione e benessere collettivo.

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