Il Villaggio Olimpico di Milano: un quartiere sostenibile e inclusivo
Il progetto firmato da SOM: un’architettura aperta e armoniosa
La progettazione del Villaggio Olimpico di Milano è stata affidata allo studio internazionale Skidmore, Owings & Merrill (SOM). Il progetto è stato accolto positivamente dalla giuria del Masterplan di Porta Romana per la sua capacità di dialogare con il contesto urbano circostante e per l’apertura verso le altre aree del masterplan e della città.
Rispetto alla proposta iniziale, il Villaggio Olimpico sarà realizzato con edifici più bassi e distribuiti in modo armonico. L’integrazione con i servizi e la creazione di spazi pedonali e piazze contribuiranno a rendere il quartiere accessibile e vissuto da tutte le generazioni, ben connesso anche con le nuove aree in fase di sviluppo e con le zone adiacenti all’aeroporto.

Una continuità urbana tra lo Scalo e il tessuto esistente
Il Villaggio Olimpico sorgerà nella zona sud-occidentale dello Scalo di Porta Romana, garantendo una continuità funzionale con le strutture esistenti e un equilibrio complessivo del quartiere. Il progetto si sviluppa in coerenza con il tessuto urbano circostante, favorendo la permeabilità tra gli spazi aperti e pubblici.
Questa configurazione permetterà la nascita di una comunità attiva, in grado di sfruttare le nuove aree integrate alle preesistenze. La presenza di funzioni miste e servizi accessori darà vita a un quartiere dinamico, mentre programmi ricreativi e culturali – realizzati anche in collaborazione con associazioni e imprese locali – contribuiranno alla creazione di una nuova centralità per Milano, attraverso modelli di partenariato pubblico-privato.

Sostenibilità ambientale al centro del progetto
I materiali scelti per la costruzione del Villaggio Olimpico sono stati selezionati in base alle loro caratteristiche di sostenibilità: riciclabilità, riutilizzo e basso impatto ambientale. Tutti gli edifici saranno certificati LEED®, garanzia di alta efficienza energetica e sostenibilità.
Le strutture permanenti saranno affiancate da elementi temporanei riutilizzabili. Oltre il 30% del fabbisogno energetico sarà coperto da impianti fotovoltaici, mentre l’acqua piovana verrà raccolta e riutilizzata, riducendo il consumo di acqua potabile di oltre il 50%. L’intero complesso raggiungerà la neutralità carbonica durante l’uso.

Un villaggio funzionale e flessibile, pensato per il futuro
La configurazione del Villaggio Olimpico sarà articolata in tre settori funzionali principali. La zona residenziale e alcuni servizi collettivi saranno destinati, una volta terminata la fase olimpica, a diventare residenze universitarie, progettate per facilitare la transizione d’uso. La parte centrale sarà riservata ai servizi specifici per l’evento olimpico, che saranno poi riconvertiti in servizi privati di interesse generale. I percorsi pedonali saranno una parte strutturante del sistema, integrati con alberature e spazi verdi collettivi.
Le residenze degli atleti verranno dunque riutilizzate come studentati (circa 1.700 posti letto), accessibili anche ad altre categorie professionali fuori dall’anno accademico. Gli edifici situati vicino al parco e alla ferrovia, nell’area della piazza olimpica, saranno destinati a case popolari e alloggi a canone agevolato.
